Mammaaaa, solo per te io rimarrò una sòla. Viva la mamma e anche la pappa col pomodoro. Son tutte belle le mamme del mondo quando un bamboccione stringono al cuor. Festa della mamma: festa in memoria di tutte quelle sante donne che si ritrovano per casa un imbecille ultratrentenne che fa il gggiovane in bermuda e playstation. Talento vero, quello delle madri contemporanee. Non solo devono sorbirsi i fattacci del giorno alla Vita in diretta, ma hanno a che fare pure con figli barbuti ma con l’età celebrale di un criceto minorenne del pleistocene. Figli mammoni che non lasciano casa, una casa che soffoca l’espressione del talento. Mammoni e bamboccioni, mammoccioni e anche Mammuccari. Povere mamme. Ma anche poveri figli: già è difficile per loro trovare lavoro e poi ci si mettono pure le mamme a viziarli troppo. Fuori casa questi mangerebbero quattro salti in padella, le grandi donne invece fanno lasagne-arrosto-tiramisù almeno tre volte a settimana. Cioè, queste splendide signore danno sfogo al loro talento e non permettono ai figliuoli di crescere e spiccare il volo. Saranno bamboccioni, ma se lasciano casa poi le mamme vanno in analisi perché si è svuotato il “nido”. Dunque mamme e mammoni, trovate una via di mezzo, così la festa sarà più serena per tutti. Tanto i padri non si metteranno mai in mezzo, loro stanno così bene in poltrona davanti alla tv e a qualsiasi cosa che sembri calcio.
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