In Difesa dell’Avvocato
Non c’è cosa più divina
Che restare avvocati
Scavalcando gli steccati
Che la Gilda malandrina
Pone ai giovani virgulti.
Sugli specchi abbarbicato
Ho difeso il mio stato,
senza gesti inconsulti
la parrucca ho mantenuto.
Certo c’era molta strizza
Che incerta era la lizza,
ma il Consiglio s’è bevuto
le difese non in rima
di un abile Povcato.
Il trucchetto va svelato
Che non fu lo studio prima,
l’ostentar ribalderia,
o il vestito elegante.
Ma, ci insegna il Passante,
dar la colpa a Pisapia!
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