lunedì 9 maggio 2011

NN, Testualmente l’ultimo miglio, aperto il metrò per Affori

Dopo 1001 anni di attesa, la linea gialla è arrivata. Sarebbe stata una rivoluzione per i delinquenti che lavoravano nel comprensorio della Comasina. Ve li immaginate Vallanzasca e compari scippare le borsette delle vecchie in attesa nei mezzanini? Ohibò. Non mancano però le perplessità tra gli abitanti del paese: tariffe alte, lontananza delle fermate, parcheggi incompleti e rumori molesti. E non possono essere solo i ruggiti provenienti da via Carlo Bellerio 41, dove ha sede nazionale la Lega Nord…. 
L'ultimo miglio della linea 3
AFFORI – «Ho fatto in tempo a diplomarmi cinque volte e a lavorare 40 anni ma alla fine è arrivata». Valeria ha 99 anni, metà dei quali passati ad aspettare l’arrivo della metropolitana ad Affori, il borgo della periferia settentrionale milanese che nel 1923 - sotto l’egida della giunta Mangianelli - diventò parte del Comune di Milano. «Io nel vicino ‘23 c’ero», farfuglia, non potendo celare una bavetta alla bocca d’emozione. Emozione che si è ripetuta sabato 26 marzo, giorno dell’inaugurazione della linea gialla. Una rivoluzione per i tanti che vorranno raggiungere la sede della Lega Nord. Anche se non sono mancate le polemiche: «Per raggiungere via Bellerio,  dovrei prendere l’autobus o camminare per una quindicina di minuti lungo il quartiere Comasina. Ed è pieno di immigrati…», spiega, con un pelo sulla spalla destra di indignazione, Carlo Martello, milanese e curriculum da indipendentista. L’Atm, testuale, stima in 25 mila le camicie verdi che  giornalmente usufruiranno del servizio: per questo ha già potenziato i treni della linea gialla – che presto, e alla faccia di Assago, verrà ribattezzata “verde” - da 43 a 45 e ha avviato un restyling (verniciatura, pulizia interna, sostituzione dei vetri) del parco mezzi in servizio: soli delle Alpi, leoni di San Marco, croci lombarde gadget serenissimi, poster di Miss Padania e, come è d’uopo, sedili muniti di spray anti – venditori di rose. Il modello vincente è quello già seguito ad Adro. Poco importa se poi qualche dirigente Atm impaurito dal 150enario farà rimuovere tutto. La Lega, pardon la metropolitana, ce l’ha duro.

davide.lessi@gmail.com

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