“Ma porca…s’ha spunnata la busta”. La signora Mimina non ha più lacrime da versare. “Ci sono rimaste solo le bestemmie”. Questi sono gli effetti che i tagli ai sacchetti della spesa stanno provocando.
Prima i sacchetti erano solidi, capienti. “Me ne bastava solo uno per metterci dentro la mia scorta settimanale di birre: 212 lattine”, ha detto Davide L. “Adesso bastano tre Poretti da 66 per strappare la plastica e rompere le bottiglie”. Alcuni amici hanno sorpreso Davide a leccare l’asfalto davanti all’Eurospin di QT8. Tutta colpa dei tagli: il governo ha bandito le vecchie buste. E le imprese hanno creato sacchetti più ecologici. Ma, per ragioni economiche, più sottili e meno resistenti. Le società produttrici risparmiano, i consumatori ci perdono. Secondo una stima di Zizzaniacons (l’istituto che diffonde dati a capocchia con il solo obiettivo di far litigare tutti), tra birre rotte e mozzarelle cadute, ogni famiglia perde nei parcheggi dei supermercati 8 euro a settimana. E sono proprio i preziosi latticini ad essere i cibi più penalizzati: “Ieri ho acquistato tre mozzarelle di bufala, di cui sono ghiotta. Due, a causa dell’eccessiva delicatezza dei nuovi contenitori, sono cadute a terra riversando tutto il loro prelibato liquido biancastro”, ha confessato Giuliana D. chiedendo l’anonimato. E aggiungendo: “Ogni vot’ è nu gavettone esaggerat. We We, sti bust nchan scassat’u’cazz”.
Lo scoramento è evidente, ma c’è qualcuno che non vede il problema: “Vado a fare la spesa con le liane. E ho sempre usato i cesti di pelle umana. Resistenti, elastici, tatuati”, ha detto Giorgio Caccamo.
I clienti italiani però sono già irritati. Ma non sarà nulla rispetto a quello che potrebbe accadere il prossimo anno. Nel 2012 i tagli si dovrebbero moltiplicare. La Menefotto s.p.a – azienda leader nella produzione di sportine – ha in programma di sostituire le buste con la pellicola da cucina. La spesa dovrebbe essere avvolta come le valigie all’aeroporto prima dell’imbarco. “Un’idea che non funzionerà – dice Bobby Brambo, presidente di Asa (associazione schiscettari anonimi) -. Il futuro è la carta stagnola”.
finalmente qualcuno che ha il coraggio di mettere in piazza verità scomode. Di gran lunga la migliore inchiesta mai uscita dalla tobagi
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