venerdì 29 aprile 2011

FA' CAGARE, Giacca e camicia

Tobagi style&fashion

Prendete penna e block notes. Fatto? (e la colla vinilica, che torna sempre utile) Oggi vi conviene prendere appunti, perché abbiamo un paio di esempi di cattivo gusto universale. Grandi protagoniste, la giacca e la camicia. Due indumenti così classici che stanno sempre bene. Beh, non proprio sempre...

Sappiamo che l'uovo di pasqua è un po' come il maiale, non si butta via niente. Quindi c'è chi ha pensato di riciclarne anche la carta per farne una camicetta. Il che può andar bene se devi saltar fuori, appunto, da un uovo di pasqua per il premier. O se devi travestirti da Sarah Palin per un Halloween kitsch. Altrimenti la carta lasciamola sull'uovo, che da chiuso non fa nemmeno ingrassare.

La giacca. Gessata. Già se la possono permettere in pochi senza rischiare di far la figura di boss della mala in un film di serie B. Ammettiamo che Pruneddu è tra questi pochi (lui è veramente un boss della mala, e a farglielo notare si rischia di rimetterci la carotide). Ma il maglioncino a rombi del nonno Nanni sarebbe stato meglio lasciarlo nell'armadio. L'accostamento righe/qualsiasialtromotivo geometrico è vietato per legge.

A proposito di giacche, riceviamo e volentieri pubblichiamo le moratorie del Faccendiere.
1. La camicia fuori dai pantaloni con la giacca
2. La polo infilata nei pantaloni
Come ogni moratoria che si rispetti, sono previste delle sanzioni per chi la violi. In prima istanza, il trasgressore sarà condannato a vedere insieme a Glenzer la registrazione della finale di Champions del 2003, persa dalla Juve ai rigori contro il Milan. In caso di perseveranza nell'errore, dopo la partita sarà invitato a cena dal Passante. Menu: pasta e fagioli.



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