venerdì 29 aprile 2011

IL PROFILO, Filippo Santelli

Classe da vendere. Cresce in Veneto, si raffina a Parigi, da qualche anno Milano è onorata di ospitarlo. Comincia a piacersi. Una laurea in Filosofia e tanta fiducia nel Va’ pensiero. Padano, nobile, spettacolare. Ha delle ossessioni. La politica, trevigiana e regionale. Le città, anche quelle rese invivibili dal relativismo etico e dai professori neokeynesiani. La birra media e il suo futuro. E poi lo sport. Gioca a calcetto come se fosse basket: playstation.
Non sopporta marchi e etichette. Il suo tentativo di dominarli: studiare, conoscere i bilanci e spiegarli ai soci. Insomma, fare l’amministratore delegato.

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