lunedì 28 marzo 2011

LE PAGELLE DEL CALCETTO, Partita a 7 del 23 marzo

BONANNO               4,5
Arriva con una ventina di minuti in ritardo ed entra in campo sul risultato di 1-0 per la sua squadra. Poi finisce 8-3 per gli altri. Sottigliezze. Emblematica una frase di Pieroni nel post-partita: “Ah, ma avevamo un portiere?”

Paolo Fiore in mezzo agli attacchi avversari
FIORE                        6,5
Sballottato in mezzo alla calata degli avversari, che si presentano in massa dalle sue parti. Lui si barcamena come può, sembra Travaglio tra le querele e Berlusconi tra le olgettine. A un certo punto non sa più chi chiamare in suo aiuto e inizia a bestemmiare in sanscrito.

CACCAMO               6
Daoud Bouzid gioca sulle ali dell’entusiasmo per la pergamena di laurea appena ricevuta dalle callose mani del Passante. Entusiasmo che si esaurisce al 25esimo secondo dopo che viene saltato per la prima volta da Pac Man Glenzer. Ma Daoud non demorde e tampona come può le voragini lasciate sulla sinistra da un Presidente in stato di grazia, nel senso che spera che la condanna gli sia commutata all’ultimo minuto.

PIERONI                    4
Passa la partita facendo quello che più gli piace fare: borbottare. Qualcuno dice quando borbotta, cioè 23 ore e 59 minuti al giorno, il Pieroni preghi. Altri che ripeta a memoria i libri di Zizek. Noi sappiamo quasi per certo che ripeta le lezioni di Pizzutto.

PASQUALINO          5
Atteso come il faro del centrocampo, è stato più che altro un abat-jour. Fa filtro antiparticolato davanti alla difesa e imposta il gioco come Pirlo. Senza la o finale. 

L'ultima partita non di calcio a 5 del Presidente
LAMPERTI                4
Come le diottrie che gli mancano. Non attacca, non difende, non corre e soprattutto non vede nulla. Un quadro confortante, se lo si paragona alla sua prestazione nell’esame di statistica. Nel dopo gara giustifica la sua prestazione di incommensurabile bruttezza sostenendo che sta conducendo un’indagine da embedded nel mondo dell’antiquariato per il prezioso box di MM. Anticaglia.

MILANI                     6+
Non si capisce con i compagni anche perché parla in arabo. E’ anche vero che in squadra ha tre siciliani e un salentino, però evidentemente sbaglia il dialetto. Fa tre gol per salvare il disonore della squadra. Dopo la partita chiede al custode della polisportiva Cimiano se nello staff hanno già qualcuno che parla lingue extraeuropee.

RIZZATO                   6,5
La vittoria gli fa recuperare il buonumore, cosa che avviene ogni circa tre mesi e mezzo. Meritevole soprattutto il suo altruismo verso gli avversari: non tira in porta per beneficienza.

Un altro dei modelli di Rociola
ROCIOLA                  6,5
Meno ruvido del solito, anche se Jefferson lamenta di essersi trovato alla fermata di Bisceglie il Rociola attaccato con i denti al suo polpaccio. Dopotutto, meglio quello che altro no? Gioca con la stessa correttezza ed eleganza di Neqrouz. Anche lui infila un dito nell’orifizio del bellissimo Jeffy.

GLENZER                  7
Corre come un cavallo, tira come un somaro. Fa la fascia 456 volte. Quando il Presidente prova ad attaccare, prima di fermarlo riesce anche ad andare a bordo campo e fumarsi un tiretto. 

SANTELLI                 7
Spettacolare prestazione sulla fascia sinistra, nonostante si trovi di fronte gli insuperabili Pieroni e Lamperti. Non trova argomenti per polemizzare, propone un sistema di welfare per i disadattati avversari.

Malvenuti 5 minuti prima di entrare in campo
MALVENUTI 8
Migliore in campo. Il che è tutto dire sulla situazione dei giocatori in campo. Gioca sulla trequarti con sapienza, dovuta alla bottiglia di vodka scolata durante la fase di riscaldamento. La erre moscia lo nobilita, si sente un po’ il Lamouchi della Tobagi.

LESSI                         7
Una prestazione testuale. Gioca con tale tranquillità che dal 35’ al 42’ schiaccia pure, testuale, un sonnellino. Favorito per la vittoria all’Avedisco, pregusta già il denaro che gli permetterà di fare un viaggio nei suoi luoghi di infanzia. Togliattigrad, testuale, è già pronta a riabbracciarlo.

BRAMBILLA             6,5
Segna ormai con la regolarità di Ulf Kirsten questo centravanti germanocentrico che è un letale mix tra i piedi di Oliver Bierhoff e il colpo di testa di Thomas Hassler. In dubbio per la prossima partita: lo attendono a Venegono. 


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