venerdì 28 gennaio 2011

LA PAGELLA: Sandro Bondi

BONDI POETA    voto: 10
In questi giorni, Sandro Bondi è al centro di polemiche, mozioni di sfiducia, crolli di Pompei e proteste del movimento CentoAutori. Ma noi vogliamo parlare del Bondi migliore. Del Bondi artista. Del Bondi poeta. Mentre gli avidi politicanti litigano e strepitano, mentre Tremonti taglia un centinaio di milioni qui e un centinaio di milioni di là e soprattutto mentre Silvio beve la Coca Light con Ruby davanti a Mary Poppins, lui si fa rapire dalla musa Erato. La produzione poetica del Bondi è di incredibile ricchezza, contrassegnata da argomenti e stili diversi, raggruppati dai critici in "periodi". Le prime tracce del Bondi poetico si ritrovano già nel suo passato da militante comunista. Ecco i primi versi noti al mondo dell'illustre Ministro della Cultura.

Ad una misteriosa commessa della Camera
Dolente fulgore
Mite regina
Misteriosa malia
Polvere di stelle

Si nota già nel Bondi quell'inflessione romantico-esistenzialista che renderà celebri i suoi componimenti. Si vedano le somiglianze con opere più recenti.

A Michela Brambilla
Ignara bellezza
Rubata sensualità
Fiore recinato
Peccato d'amore

A Stefania Prestigiacomo
Luna indifferente
Materna sensualità
Velo trasparente
Severo abbandono

Ad Anna Finocchiaro
Nero sublime
Lento abbandono
Violento rosso
Fugace ironia
Bianco madreperla
Intrepido mistero

Si nota subito il mirabile uso degli aggettivi, che vanno a comporre metafore di rara finezza ed eleganza. Ma non si pensi che Bondi sia un arrapato che sta a guardare solo le donne del Parlamento. Il suo interesse sentimentale è bipartisan anche per quanto riguarda il genere sessuale, come dimostrano altre sue poesie.

A Walter Veltroni
Tenero padre
Madre dei miei sogni
Anima Ulcerata
Figlio mio ritrovato

A Giuliano Ferrara
Antro d'amore
Rombo di luce
Parole del sottosuolo
Fiume di lava
Ancora di salvezza.

La cifra stilistica del Bondi è la mancanza di verbi. Pare che si esprima davvero così anche nella vita privata. Se per esempio la moglie gli chiede di andare a fare la spesa lui risponde: "Subito pronto". Bondi non ha paura di mettere nei versi la sua vita privata come dimostra il componimento dedicato alla moglie.

A Gabriella
Dolcissimo Padre
Amore unico
Corazza dello spirito
Roccia di lava
Anima fuggitiva

Non teme giudizi sulla sua controversa relazione con la moglie, che chiama provocatoriamente "Padre".
Fa storia a sé, nella poetica bondiana, l'opera dedicata a Don Lorenzo Milani, che nella sua produzione si inserisce come lo faceva Paradise Lost in quella di Milton.

A don Lorenzo Milani
Ti vedo
Correre allegro in bicicletta
In soccorso dei poveri
Ti vedo
Solo, a Barbiana
Piangere nella casa di Cristo
Ti vedo
Circondato dai tuoi ragazzi
Amati di più di Dio stesso
Ti vedo
Sofferente
Ritornato tra le braccia di tua madre
Don Lorenzo, quanto ti amo.

Non mancano le dediche agli amici di una vita, in cui Bondi mostra una notevole padronanza degli enjambement.
A Fabrizio Cicchitto 
Viviamo insieme
questa irripetibile esperienza
con passione politica
autentica
con animo casto
e con la sorpresa
dell’amicizia.
Ci mancheremo
quando verrà il tempo nuovo
e ci rispecchieremo finalmente
l’un nell’altro.
E ci mancherà
anche quello che non
abbiamo vissuto assieme
fra i banchi della scuola
nell'adolescenza inquieta
e nell'età in cui non si ama.
La mia fede
è la tenerezza dei tuoi sguardi.
La tua fede
è nelle parole che cerco.

C'è poi il Trittico della Sacra Famiglia, che rappresenta la summa di tutta l'opera bondiana.
A Veronica Lario in Berlusconi
Bellezza del soccorso
 sensuale ironia
vigore dell’amore
intrepida solitudine

A Rosa Bossi in Berlusconi
             Mani dello spirito
              Anima trasfusa.
             Abbraccio d’amore
Madre di Dio

 A Silvio
      Vita assaporata
     Vita preceduta
      Vita inseguita
      Vita amata
      Vita vitale
     Vita ritrovata
    Vita splendente
     Vita disvelata
Vita nova
Impossibile commentare la grandezza di queste parole. Con questa pubblicazione contribuiamo all'ottusa censura degli intellettuali comunisti che hanno tentato di celare i scomodi versi di Bondi. E per chi dice che abbiamo un Ministro della Cultura inadeguato, questi versi siano un monito e una risposta netta: Pompei crollerà pure, ma la potenza dei versi di Bondi è eterna.

1 commento:

  1. Vorrei sottolineare come Bondi chiami Rosa Bossi, mamma di del presidente del consiglio:

    MADRE DI DIO. (e sottolineo DIO).
    Cosa avrà voluto dire?

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