PAOLO PEGORARO
Nasco nel 1967 a Motta Visconti, ridente località in provincia di Pavia. Mi sento però un milanese, i pavesi mi sono sempre stati sulle palle. Sin da piccolo non mostro alcuna capacità in particolare. Però adoro scaccolarmi, passo con le dita nel naso almeno un paio d’ore al giorno. Dopo le medie, i miei mi obbligano a iscrivermi al liceo classico, nonostante il mio psichiatra gliel’avesse sconsigliato. Mi prendo il mio tempo, ma alla fine riesco a sfangarla e approdo con molte aspettative alla Cepu. Studio comunicazione e mi laureo quasi a pieni voti con una tesi sulla storia del primo canale della televisione kazaka. A causa di un amore finito male, mi reco per qualche anno all’estero per dimenticare. Dopo un lungo girovagare, mi ritrovo a Misano Adriatico. Per provare a rimorchiare imparo a suonare la chitarra. Ma non me la danno lo stesso. Grazie al maestro Oscar Ghiglia divento un grande concertista, apprezzato specialmente nei locali a luci rosse. Provo a dare una sterzata a una vita infelice facendo il test per entrare alla Tobagi. Mi piacerebbe diventare un giornalista del Corriere della Sera. Spero anche di fare uno stage alla Cnn. Voglio il massimo da subito. Il mio obiettivo immediato è riuscire a integrarmi con i compagni e a mettere in luce tutte le mie capacità entro le prime settimane del master. Se ciò non dovesse avvenire, andrò a lavorare in banca.
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