mercoledì 19 gennaio 2011

LA PAGELLA: Emilio Fede

EMILIO FEDE        voto 4
Ci vorrebbe un amico. Lo cantava anni fa Antonello Venditti, lo pensa in questi giorni Silvio Berlusconi. E invece il povero premier, già tartassato dai pm bolscevichi, deve fare i conti con le delusioni dategli da quel buffo bipede che prende il nome di Emilio Fede, più conosciuto come "il miglior amico del Silvio". Povero Silvio: i magistrati e i servizi deviati complottano contro di lui, i giornali lo bersagliano di falsità, le simpatiche ragazze di via Olgettina lo ricattano, Putin non gli telefona più e ora ci si mette anche Emilio. Immaginiamo lo sconforto di Silvio, che dalle intercettazioni che in questi giorni campeggiano i quotidiani è venuto a sapere che le ragazze di via Olgettina ne criticavano la forma fisica e pensavano addirittura a rubargli l'argenteria qualora avesse stretto i cordoni del portafogli. A Silvio è venuto il dubbio che nessuna di loro lo amava davvero. Ma Silvio ha dovuto scoprire che anche il buon Emilio, sponsor insieme al moderato Lele Mora delle Berlusca's Angels, guarda con bramosia ai suoi sghei.
Eh sì, perché il fedele Emilio si sarebbe fatto la cresta sui soldi che Silvio aveva elargito così altruisticamente a Lele Mora. Un milione e 200mila euro la paghetta di Silvio a Lele; Emilione se ne sarebbe tenuto un terzo. D'altra parte, Emilio non è nuovo ai "colpi gobbi". Nel 2004 aveva vinto una cospicua somma per aver scommesso sulla Grecia campione agli Europei di calcio. Ma, come riporta Gianni Barbacetto su Il Fatto Quotidiano di oggi, già negli anni Ottanta il pacato Emilio era appassionato al giuoco, tanto da essere un maestro del poker. Insieme a Flavio Briatore organizzava serate per spennare i ricconi sprovveduti. Emilio attirava i ricchi annoiati, che finivano per lasciare sul tavolo un bel po' di soldi. Tra le vittime ci sono Pupo (60 milioni delle vecchie lire) e l'ex presidente della Confindustria Giandomenico Serra (perdita record di 1 miliardo di lire). I novelli Paul Newman e Robert Redford furono anche processati: Flavio è condannato, Emilio assolto per insuffficienza di prove. Da inconsapevole specchietto per le allodole a inconsapevole (?) specchietto per le veline. A Emilio perdoniamo tutto, ma di aver fatto soffrire Silvio no. Emilio, ma chi gli resta senza di te?

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