giovedì 10 febbraio 2011

TOBAGI VISTA DA: Giorgio Caccamo

Come di consueto, sempre di giovedì, un modo per capire, per capirsi e forse anche per capirci. Percorsi umani ed esistenziali. Testimonianze di vita e di giornalismo. Quando una lezione, vista l'ora, è appena finita e una nuova lezione è appena cominciata. Una lezione in più per capire, vivere, sognare.

Buongiorno dottor Caccamo, lei inaugura la nuova rubrica Tobagi vista da, cosa prova al riguardo?
Eh, buongiorno, alla buon'ora (visibilmente contrariato per il ritardo di quelche minuto del redattore, ndr). 
Allora, sono passati quasi cinque mesi dal suo sbarco alla Tobagi. A proposito, lei come è sbarcato alla Tobagi?
Che domande, ovviamente in barcone! E devo anche confessarle che noto una certa somiglianza tra lo scafista e Gabriele Pieroni. Purtroppo, cinque mesi dopo non sono ancora riuscito a ricevere il permesso. Neppure il click day è servito a qualcosa. Devo dedurre che in questo Paese sono considerato una voce scomoda.
Come giudica i primi mesi di Ifg?
L'ambiente è bello, interessante, pieno di spunti. La critica che devo fare è che ci sono troppe ragazze. E' difficile lavorare serenamente.
Tra l'altro, qualcuno le attribuisce già 18 incontri sessuali, 24 due di picche e un flirt vero e proprio. Cosa ci può dire al riguardo?
Un master di giornalismo dovrebbe insegnare a usare le regole della discrezione e della deontologia professionale. Vedo invece che lei attua una vergognosa disinformazione. Comunque non posso dirle chi è la ragazza del flirt...
Quindi conferma che un flirt c'è?
Ma lei è davvero tendenzioso! (visibilmente nervoso, ndr). Lei chiede ma in realtà lo sa già. Ma io non le dico niente, se no poi so come fate voi giornalisti.
In molti si chiedono il motivo della sua scelta di venire alla Tobagi. Perché un master in giornalismo e non un corso del dopolavoro?
Ma guardi, innanzitutto facendo il dopolavoro avrei potuto giocare a calcio a un livello certamente più alto di quello al quale gioco settimanalmente alla Pro Patria. Per quanto riguarda il master, io non volevo venirci. Sono passato di qui e mi ci hanno tirato dentro. Avrei voluto fare una scuola di barman. 
In che modo si sente legato al luogo del master? All'Ifg si sente lo spirito di Indro Montanelli, che dà il nome alla piazza in cui si trova la scuola?
Me lo ricordo, Montanelli, sempre con quelle macchine da scrivere... In realtà non so cosa c'entri un operaio della Olivetti con il giornalismo.
Si vocifera che per avere il ruolo di capodesk (magnifico, ndr) lei abbia mosso poteri occulti molto forti. C'è chi giura che lei abbia agganci molto in alto.
(silenzio, ndr)
Anche per il suo blog, A sud di Tunisi, si sostiene che lei tragga giovamento dai suoi rapporti con il clan dei Casalesi.
Un giornalista dovrebbe informarsi bene, lei invece viene qui e non sa niente neppure delle mafie con cui sono in contatto. La mia collaborazione con i Casalesi è impossibile, meglio che non dica cosa penso dei campani. Per fortuna alla Tobagi non ce ne so... va beh, comunque i miei rapporti con i Corleonesi hanno favorito il mio blog. Dietro c'è tutto un movimento che arriva fino alla Germania. Uno dei miei collaboratori occulti è Bobby Brambo, che svolge un gran lavoro oscuro per aumentarmi le visite.
Lei è stato in Congo. Analogie e differenze con la sua convivenza con Pruneddu.
Le somiglianze sono molte. Innanzitutto, anche a casa nostra si mangia con le mani. Le differenze non  sono poi neanche tante, con Pietro ho sempre un pigmeo in casa.
Analogie e differenze tra la sua esperienza di lavoro in carcere e il master della Tobagi.
Non c'è alcuna differenza. 
Dopo questi mesi di praticantato ha già trovato il suo brand?
Guardi, ho un grosso timore per il mio futuro. Mi sento molto transmediale. Credo sarà molto più semplice per me trovare un brandy, però sono convinto di riuscire a crearmi un differenziale entro tre o quattro giorni.
Dottor Caccamo, ma davvero andrà a fare lo stage nel quotidiano delle Isole Tonga?
E' una voce che circola da tempo e mi sembra inutile smentirla. A Nuku'a Lofa non si parla d'altro. D'altra parte di cosa dovrebbero parlare alle Tonga?
Come sta seguendo la cavalcata trionfale del Milan verso il suo 18esimo scudetto?
Io non seguo il calcio (si tocca visibilmente e ripetutamente le palle, ndr). 
C'è chi giura di averla sentita bestemmiare a più riprese durante Milan-Lazio e Inter-Roma. 
Non ricordo di aver bestemmiato all'Old Fox dopo il quinto gol dell'Inter contro la Roma, segnato da Cambiasso al 90' su assist di Zanetti, e anche se lo avessi fatto alludevo all'avvenenza dei camerieri e alla simpatia dei compagni di bevuta (e di bestemmia, ndr).
Ha mai sentito parlare di un'organizzazione segreta chiamata Operazione Gufo?
Mi è giunta voce di questa cosa. Ma io me ne tengo alla larga, i pessimi soggetti che sembra ne facciano parte non meritano altro, in particolare Oliva. Tra l'altro, volevo dire che se io sono paragonato a un treno regionale Caserta-Battipaglia, Oliva dovrebbe essere il rapido accelerato Messina-Ravenna che non fa soste intermedie. I tempi di percorrenza del treno sono gli stessi di quelli di Oliva su un campo di calcio. Ricordo che nella sua carriera di calciatore Oliva era conosciuto come il Cuccetta.
Qual è il suo giornale preferito? E la trasmissione televisiva?
Il mio giornale preferito è ovviamente La Bibbia (allude a La Gazzetta dello Sport, ndr). Per quanto riguarda la televisione, io e Pruneddu a casa non ne abbiamo...
Preferite fare altro?
(sorrisetto allusivo, ndr)
Chi è il suo punto di riferimento come giornalista?
Certamente Marcello Veneziani, al quale mi ispiro anche per il look.
Oggi riceverà il tesserino da giornalista praticante. Come si sente?
E' solo un altro documento con sopra la mia foto per il quale verrò fermato dalle forze dell'ordine.
Si sente ottimista per la professione e per il futuro?
No.
Grazie, e arrivederci.
Sì, va beh, la prossima volta arrivi puntuale. (incaccamito, ndr)  

Per maggiori informazioni su Giorgio Caccamo
http://sicilitudine.blogspot.com/
 

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