mercoledì 16 febbraio 2011

LETTERE AL DIRETTORE, 16 febbraio 2011

Pubblichiamo la reazione del Passante alla nomina di Caccamo, come facciamo con tutte le minchiate che ci passano sotto il naso.

Gentile Presidente,
per l'ennesima volta, dopo aver letto il suo blog la peperonata con i fagioli mi è andata di traverso. Stavolta, però, A Pieno Titulo è andato oltre. Aprrendo infatti con orrore che il Caccamo, già perseguitato dalla polizia di 7 Paesi per reati contro la religione di stato e petofilia, è ''entrato a far parte della nostra grande famiglia''.
Ecco, per proseguire con il Suo paragone: chi in famiglia non ha mai avuto uno zio pirla? Caccamo è proprio quello zio.
Mi auguro che Lei riveda la sua posizione e rimandi Caccamo da dove è venuto: sul fondo del Naviglio Grande, accanto ai resti del povero Pegoraro.
Se domani non avverrà il suo immediato allontanamento, risponderò con un gesto clamoroso: indosserò una maglia della Juventus.

Con stima e simpatia

Il Passante

Risponde il direttore Lorenzo Lamperti
Caro Passante,
lei ha ragione. Ma, come sa, A Pieno Titulo dà la possibilità a tutti, anche ai caccami, di esprimersi. Abbiamo accolto il Caccamo nella nostra famiglia in ossequio al principio di Voltaire: "Non sono d'accordo con le tue idee, ma darei la vita per consentirti di esprimerle". Spero che possa ravvedersi e non compiere l'insano gesto che ha minacciato.
Con stima,
Lorenzo Lamperti

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