sabato 19 febbraio 2011

IL PRONOSTICO IMPARZIALE, 19 febbraio 2011

E' con grande piacere che accogliamo nella famiglia di A Pieno Titulo un professionista come Ivano Pasqualino. La rubrica che parte oggi e' un progetto che ha fortissimamente voluto il pres. Lamperti, che mirava ad avere un parere disinteressato e imparziale sulle vicende calcistiche.
Parte dunque:
Il pronostico imparziale di Ivano Pasqualino, interista e catanese

Dopo un lungo dibattere, è con estremo gaudio (mio e del dott. Caccamo) che parte la prima edizione de “Il Pronostico imparziale” di Ivano Pasqualino. Ringrazio il pres. Lamperti che ha creduto in questo progetto e il dott. Oliva, testimone dell’imparzialità del sottoscritto. Hanno provato a metterci il bavaglio, cari fratelli cronisti, ma noi siamo qui a diffondere la cultura del giornalismo obiettivo. E soprattutto imparziale.

Dopo questa breve quanto doverosa prefazione, andiamo ad analizzare gli scontri al vertice della 26esima giornata di serie A. Giornata contraddistinta dalle polemiche fra il tecnico nerazzurro Leonardo e Adriano Galliani. L’obiettivo del a.d. del Milan è chiaro: creare ulteriore tensione nello spogliatoio dell’Inter, con l’intento di spaccarlo definitivamente dopo i primi attriti di Firenze. I nerazzurri, già vistosamente stanchi contro la Fiorentina, punteranno al pareggio contro un Cagliari rigenerato dalla cura Donadoni. Il pronostico imparziale per il match di sabato 19 febbraio a San Siro è 2-2, con un’ennesima autorete a favore dei nerazzurri e primo gol interista di Nagatomo. Un Cagliari sfavillante risponderà con il folletto Cossu e l’attaccante scuola Inter Acquafresca. Un punto da mettere in cascina per la corsa al quarto posto, posizionamento che comunque non esalta la società di Via Durini (che poi la sede non credo sia più in via Durini, ma comunque…): il quinto posto consentirebbe ai nerazzurri di saltare i preliminari di Champions League, che impongono una dura preparazione anticipata a tutti i calciatori (con effetti che poi si risentono nel corso della stagione). Nessuno in casa Inter quindi storce il naso per un quinto posto, anzi.
In casa Milan, invece, è festa grande. Sicuri di compiere l’impresa a Londra («Abbiamo perso di proposito per creare un minimo di pathos per il match di ritorno», avrebbe confessato Zlatan Ibrahimovic dopo la sconfitta interna contro il Tottenham. «Non possiamo rendere pubblico il fatto di aver già vinto tutto»), i rossoneri ripartano dalla “sfida” (se così si può definire, dato l’esito scontato) di Verona. Il Chievo si prepara a immolarsi come vittima sacrificale di Cassano, dopo la deplorevole disfatta di Cagliari. Non saranno certo un anonimo Thereau o un anziano Pellissier a mettere in difficoltà i marmorei Nesta e Thiago Silva. Il clima in casa Chievo è molto teso. Il tecnico Stefano Pioli, vistosamente spaventato, ha deciso che sarà l’unico insieme ai suoi giocatori a sedere in panchina. «Nessun dirigente o collaboratore», avrebbe affermato l’allenatore dei clivensi alla vigilia della sfida contro i rossoneri. «Ho visto che Gattuso sarà titolare (e ancora senza museruola), sono affezionato ai miei colleghi e non posso correre il rischio di privarmene». Perdere punti si, ma assistenti professionali no. Con questa logica il Chievo Verona si prepara a perdere: il pronostico imparziale recita 0-2 per il Milan. Gol, neanche a dirlo, di Ibrahimovic e Robinho. Per continuare la naturale marcia scudetto di una squadra che ha già vinto tutto.

P.S. un caro saluto al dottor Caccamo. Un abbraccio, invece, agli stimati colleghi dott. Maggiacomo e dott. Brambilla: di religioni opposte, ma entrambi appassionati alla lettera B.

1 commento:

  1. Mpari, sì crastu.
    (parole dolci e cordiali di benvenuto allo stimato collega e conterraneo)

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