Gentile Presidente,
Sono costretta a correggerla. Non intendevo avanzare la pretesa di quote rosa. Desideravo invece fare spazio sulla sua piattaforma editoriale a un punto di vista diverso, propositivo, capace di completare l'universo che A pieno titulo intende rappresentare.
Le mie argomentazioni si discostano da un femminismo becero basato sulla pretesa di sottrarre per puro spirito di rivalsa spazio e ruoli agli uomini. Si alimentano invece del desiderio di far giocare un ruolo da protagonista a chi è stato finora solo oggetto di spionaggio (come lei stesso conferma) e che, sono certa, sarebbe capace di arricchire di contenuti la sua piattaforma. Probabilmente i toni della lettera erano troppo enfatici, e le mie parole sono state fraintese. Ma avrei dovuto anche immaginare che laddove serpeggiano zizzannia e disinformazione, tali delicati ragionamenti fatichino a trovare ossigeno sufficiente per innestarsi.
Non ero francamente a conoscenza del ruolo della Sig.na Baratta. Mi chiedo se continuerà a collaborare con una redazione che si dichiara apertamente e pubblicamente misogina. E mi chiedo a questo punto in che modo, di fronte a tale presa di posizione da parte sua, possa sussistere sul suo blog una rubrica delle Tobagiste. Ci tengo a precisare che non intendo assolutamente giudicare la suddetta. Anzi, la sua presenza nel board dell'azienda non può che farmi piacere. Valuterò insieme alle colleghe il da farsi. Non sono escluse sorprese.
S. F.
Risponde il direttore Lorenzo Lamperti
Mi mandi una bozza del suo primo pezzo entro giovedi'.
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