mercoledì 30 novembre 2011

LA BRANDA, Il male del nostro tempo

Una comunità civile - strenuamente civile - come quella norvegese maneggia con comprensibile fatica lo stagista Frank Riccardi, le sue idee primitive, il suo crimine bestiale. Le leggi impediscono la vendetta, che è barbarica (e dunque familiare a Frank, non ai suoi colleghi) e addirittura costringono quell'Ambasciata a porsi, su un uomo che ha deviato con le sue spiegazioni decine di lettori, la fatidica domanda se sia solo un ciarlatano o soprattutto un pazzo, dunque da curare (la diagnosi dei tobagisti è "cialtroneria paranoica") più che da punire.
La domanda, in realtà, andrebbe estesa a tutti gli abitanti di Fondi, nonché a quasi tutti quelli della Ciociaria, che sono entrati gramscianamente in contatto con le sue parole, tanto "folle" appare, alla nostra ragione nonché alla nostra pietà, la decisione di parlare di qualcosa pur non sapendone un cazzo. Molte sue idee sono malate, schizofreniche e paranoiche fino dalla loro formulazione. Lo spiegazionismo lo è certamente, benché abbia disperatamente tentato, per secoli, di darsi una struttura culturale e "scientifica". Far capire agli spiegazionisti che sono malati non risolve certo il nostro problema (che è farli finalmente tacere). Ma forse, può aiutarli a risolvere il loro.

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