mercoledì 30 novembre 2011

CALCIO AI PORCI, Balotelli a Napoli

Martedì scorso Mario Balotelli ha fatto gol contro il Napoli in Champions. L’attaccante è però stato male e nell’intervallo ha pure vomitato. Calcio ai porci è in grado di svelarvi cosa è successo a Super Mario nelle ore precedenti alla partita e cosa ha provocato il suo malore. Balotelli esce lunedì sera dal ritiro. Per aggirare i controlli di Mancini, gli fa trovare in camera un baule di sciarpe di cachemire. Mentre il Mancio si lascia avvolgere dalla preziosa lana, il giocatore prende un taxi (nel senso che lo guida lui) e passa a prendere la fidanzata Raffaella Fico.

I due si dirigono alla pizzeria ‘Gianni ‘o Ruttone’, un elegante locale di Forcella che la Guida Michelin ha definito “Sempre meglio che un film di Kurosawa in bianco e nero doppiato in bergamasco”. La ragazza è a dieta e prende un succo di frutta alla mozzarella di bufala e friarielli. Balotelli è a regime alimentare ferreo: il Mancio si è raccomandato di non sgarrare. Balotelli vorrebbe anche lui un succo, ma il proprietario insiste perché assaggi la sua specialità: il calzone fritto nel Paraflu. Balotelli nicchia. Il proprietario insiste e aggiunge alla proposta un gentile cadeau composto da una bomba di Maradona, una molotov di Mourinho e una miccetta di Tesser. Super Mario cede e oltre al calzone ordina una pizza ai fagioli e un Pulcinella di 23 chili fatto di salsiccia, friarielli e capitone. A fine serata il giocatore comincia ad accusare una certa pesantezza di stomaco, che decide di far passare bevendoci su una granita limone e Fernet. I due finiscono la serata nel segno del romanticismo, sparando raudi dalla camera d’albergo dove alloggia il City.

Il giorno dopo la squadra è riunita a colazione. Balotelli ha un leggero mal di testa e in bocca il sapore delle Superga sporche di torrone pralinato. Però si regge ancora sulle gambe. Arriva a tavola e rimette tutto quello che ha mangiato nell’ultima settimana, compreso un sagomato di cartone ad altezza naturale di Mourinho. Mancini, ancora stordito dalla nottata passata con le sciarpe, non se ne avvede e lo schiera titolare. Balotelli cerca di fargli capire in tutti i modi che non è in grado di giocare. Prima cerca di riportarlo alla realtà lanciandogli in faccia il suo ultimo stipendio diviso in mazzette. Poi gli incendia la camera dando fuoco agli asciugamani con 3 petardi ‘Zeus’ di 3 chili l’uno. Niente da fare. Balotelli sembra però rimettersi e scende in campo sereno: insulta uno steward, piscia sulla porta di De Santis, appende delle foto osè di Mancini con le sciarpe nel tunnel degli spogliatoi. Entra in campo e gioca il primo tempo in ginocchio. Si annoia, ma ha finito le sigarette, così si accende un babà allo zabaione. Finito il primo tempo, comincia il mal di stomaco di Balotelli. Che finirà solo il giorno dopo, quando il giocatore troverà rifugio in una flebo di kebab fornita da Gabriele.

Il Passante

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