giovedì 15 dicembre 2011

CALCIO AI PORCI, un calcio alla crisi



Quando con Bobo, Pippo e Toni facevamo i Vitellioni fuori dal bar 'La Putridona' di Viserbella


La crisi incombe sulle nostre già povere tasche, così tocca inventarsi lavori alternativi. La settimana scorsa ho messo su un business con il mio amico di vecchia data Bobo Vieri. Il Bobo e io ci conosciamo da anni, da quando facevamo i vitelloni in Riviera Romagnola assieme a Pippo Inzaghi e al noto cantante di piano bar Toni Casadio detto “L’usignolo di Bagnacavallo”. Il business era questo: parcheggiavamo le Porsche fuori dall’Hollywood. La cosa però ha creato problemi alla lobby dei parcheggiatori di Porsche di Milano, che è una lobby potentissima quanto quella dei venditori di ombrelli alla stazione della metro di Porta Venezia e dei venditori abusivi di Cassoela sotto casa del Caccamo. I parcheggiatori non l’hanno presa bene e sono passati alle minacce. A Bobo hanno mandato a casa un pacco con dentro un dizionario di lingua italiana. Con me hanno fatto di peggio. Mi hanno inviato come escort la cugina di Melissa Satta. Il problema è che la cugina della ex velina è Pietro Pruneddu. Una serata agghiacciante. Il Pruneddu ha fatto tutta la sera a leggermi la sua ultima raccolta di poesie sarde, Va dove ti porta il Currudaiu

Senza lavorare non posso mica stare. Le mie casse piangono, soprattutto da quando ieri ho fatto colazione con il Pieroni pagando io: 1200 euro di conto. Così mi sono rivolto ad un altro mio amico di vecchia data: Michele Padovano. Da tempo mi chiedeva di unirmi a lui per un giro d’affari che secondo lui mi avrebbe portato soldi. Non è che ho capito bene di cosa si trattasse, in realtà. Al telefono parlava di ‘Bambi’. Forse era una roba che riguardava un traffico di cerbiatti. Vai a sapere: ogni volta che mi telefonava non capivo un cazzo, ma lui si giustificava dicendo che non si sentiva le gengive e faticava a parlare. Mah. Ad ogni modo, mi ha risposto il suo avvocato Stefano Glenzer, spiegandomi che per almeno 8 anni il suo cliente sarebbe stato impegnato, aggiungendo un sinistro “Eh si eh no eh infatti”. 

Disperato, mi sono rivolto a Claudio Ranieri, che era stato allievo di Rubers quando doveva imparare l’inglese per allenare il Chelsea. Rubers mi ha dato il numero, l’ho contattato e mi ha offerto di fare il metronotte sotto casa di Muntari. Solo che io Milano mica la conosco ancora tanto bene, così ho sbagliato indirizzo e mi sono ritrovato sotto casa di Bobo Vieri. Che mi ha chiesto di parcheggiargli la Porsche. 

Il Passante

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