martedì 12 luglio 2011

CACCAMO&PRIVATO, Il talento di Mr. Leonardo

Certo che alcuni nomi portano già dentro di sé il talento. Come ci insegna un illustre germanofilo di Sechste Sankt Johannes, “Leonardo” vuol dire “forte come un leone”. E sono veramente tutti forti, questi Leonardi. Quello da Vinci è un genio, un grande artista, uno scienziato e si dice che abbia pure inventato la pubblicità. Dan Brown ringrazia. Poi c’è DiCaprio, che è partito come il peggiore biondino strappa-urla-alle-ragazzine ed è diventato un bravo attore. Ringrazia Martin Scorsese… Noi tobagisti conosciamo un Leonardo atipico, non perché non sia forte come un leone, ma perché gli manca la “o” finale. Sul suo talento però non si discute. Laszlo Bracaloni ringrazia. Il talento di Pieraccioni invece è quello di circondarsi di donne talentuosissime, nonostante la faccia alla Manfredi Palmeri.
Ma il più talentuoso di tutti è sicuramente Nascimento de Araújo, il Leonardo del calcio. Calciatore sopraffino, dirigente capace e competente, allenatore… talentuoso. Il suo più grande talento è stato quello di riuscire a farsi passare per allenatore. E bravo Leo. L’unica volta che la sua fidanzata Anna Billò ha fatto un bordo campo per Sky con lui in panchina, il Milan ha perso in casa contro lo Zurigo. Talento puro. Ha attraversato il Naviglio e si è seduto sulla panca nerazzurra: della serie, per il talento non guardo in faccia nessuno. Ora lo aspetta il principe del Qatar (ah, quanti talenti…) a Parigi, insieme a un budget di 70 milioni. Correggo gli ultrà del Milan: Leo non è un Giuda traditore, quello aveva meno talento e si accontentava di trenta denari.


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