martedì 5 luglio 2011

A PIENO CINEMA, Makilè Zibibbu - parte I

Parte oggi una nuova iniziativa editoriale di A Pieno Titulo. Il noto studioso di cinema archeologico e zoologico Mattia Lento ci condurrà alla scoperta di registi e film sconosciuti. Il nostro viaggio nel mondo del cinema sommerso comincia con il grande autore africano Makilè Zibibbu.

Il neorealismo zoocinetico di Zibibbu

Malikè Zibibbu durante le riprese de Il piccione malato
Si può riprendere un intero film con la cinepresa posizionata sul collo di una giraffa? Oppure girare  un’intera sequenza cavalcando camera in spalla un’antilope assetata? Addestrare una scimmia come operatore cinematografico? Se non conoscete Makilè Zibibbu rispondereste certamente di no! Pochi  hanno sentito nominare il nome di questo genio cinematografico della Repubblica della Zimbesia, piccolo territorio autonomo di fronte al Madagascar: Zibibbu non si è mai fatto vedere a un festival internazionale! Inoltre, le proiezioni dei suoi film sono riservate soltanto a pochi adepti sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Noi della redazione di A Pieno Titulo siamo riusciti nell’impresa di entrare nelle grazie di questa personalità eccentrica, nato da madre italiana, che non era mai stato a contatto con alcun occidentale, mamma Drudi esclusa. L’impresa non è stata semplice e, forse, non è il caso di scendere nei particolari. Il sottoscritto ha dovuto assumere una potente droga allucinogena prima della proiezione ma, comunque, è riuscito inspiegabilmente a mantenere viva la facoltà analitica. Il primo film che il regista ha offerto ai pochi presenti nella capanna dei desideri (così ama definirla lo stesso Zibibbu nel suo italiano stentato) è Il piccione malato, la pellicola d’esordio. In questo mediometraggio assistiamo alle peripezie di un volatile, il piccione del titolo, che finisce accidentalmente nella stiva di un aereo europeo diretto in Africa. Il protagonista, una volta atterrato nel continente nero, senza più forze per la fatica del viaggio, deve fare i conti con un contesto a lui sconosciuto e molto pericoloso. Ad aiutarlo ci sarà Sfigebe, un giovane cacciatore della savana, che lo incoraggerà a riprendere il volo. I primi tentativi non avranno buon esito e quando, finalmente, il protagonista riuscirà a spiccare il volo, un falco ferirà a morte il povero piccione che a terra agonizzante sarà preda di avvoltoi affamati.  

Mattia Lento

Nessun commento:

Posta un commento