lunedì 27 dicembre 2010

Le pagelle del Presidente parte II

(Partita di calcetto del 14 ottobre 2010)
Thomas Jefferson
JEFFERSON 6,5. Arrogante, saccente, evanescente, puntiglioso, stucchevole. Si arroga leadership e readership della squadra e porta a casa la seconda vittoria in due partite, a testimonianza dello scarso livello delle stesse. Nel week-end vince contro una rappresentativa azteca sulle spiagge di Tripoli. Palla bellis, palla pacis.
LOSI 7. Questa volta l'amministratore delegato non perde l'olio dal motore e fa valere il suo differenziale: la corsa. Sotto porta è preciso come il ragionier Filini a piantare i paletti di una tenda da campeggio, ma fa tanta sostanza. Deve ancora diventare un brand, ma ha già capito il suo target.
SANTELLI 7. Protagonista di una mutazione genetica da una settimana all'altra. Cronenberg sarebbe stato fiero di questo tuttofare che in una partita si trasforma in una costante spina che si insinua nel deserto del Nevada che è la difesa avversaria.
FIORE 7. Aveva annunciato di essere un macellaio, invece il Montero del Salento si rivela essere un difensore cazzuto dotato anche di un'ottima tecnica se paragonata all'eccelso livello medio della partita, simile
LESSI 6. Il necrologo della Walter Tobagi rende al di sotto delle sue aspettative, forse a causa della birra a triplo malto bevuta a pranzo. Influenzato dalla sua militanza politica, chiama tutti "compagno", ma quando vede che nessuno lo ascolta torna all'alcol. D'altra parte è veneto.
RIZZATO 7,5. Vera anima della squadra, impone la sua personalità con i fatti più che con le parole, a differenza di altri (senza fare nomi, Milani). Crea gioco da leader di una difesa che concede agli avversari solamente 13 gol e 58 occasioni da rete.
LAMPERTI 5,5. Il Presidente continua la sua parabola di trasformazione in un giocatore di Subbuteo. Infortunato, cammina pacifico sulla fascia sinistra con la flemma di un lord scozzese. Segna 4 gol grazie al dinamismo di un Mariolino Corso, ma lui al massimo è il piede sinistro di Tettamanzi.
GLENZER 7. Il più pericoloso in attacco per gli avversari, segna a ripetizione e tira in porta con la frequenza con cui Pannella dichiara uno sciopero della fame. Il bestemmiatore di Verbania, il posto più bello del mondo al pari di Modica, è anche generoso: quando è in porta stende un tappeto rosso per un paio di gol
CACCAMO 6. Il jolly della squadra. Gioca prima sulla fascia destra, poi su quella sinistra, va in difesa, in attacco, arbitra e fa anche il tifo. E che cosa poteva fare di più, spazzare anche per terra?
ROCIOLA 7. Arriva alla partita preparatissimo, facilitato dalla convocazione anticipata, giunta ben 14 minuti prima del calcio d'inizio. Nonostante riesca a infilarsi il secondo calzettone solo a qualche secondo dal termine, dirige con sicurezza la difesa e si permette anche qualche sortita offensiva.


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