domenica 26 dicembre 2010

Le pagelle del Presidente parte I

(Partita di calcetto del 7 ottobre 2010)

MILANI 7. Si presenta con la maglia della Germania, dirige con attenzione la difesa, mostra una grande personalità e richiama all'ordine i suoi compagni. Qualcuno lo ha visto esultare a braccio teso dopo un gol. A parte le simpatie naziste, alla fine si sposta in attacco e realizza anche un gol, riscattando la prova evanescente offerta durante la lezione di inglese.

GLENZER 7. Il filosofo della fascia destra, sale e scende come un pacman impazzito. Mette in mezzo una cinquantina di palloni sfruttati quasi mai al meglio dalla batteria di cecchini appostata in area. Non demorde, realizza anche tre gol di pregevole fattura. Il record di bestemmie, 127, realizzato durante la partita dimostra tutto il suo impegno e fa ingelosire il Presidente del Consiglio. Ma Glenzer una botta a Rosy Bindi gliela darebbe anche.


CACCAMO 6,5. Considerando che non giocava una partita dal 1991, la sua è una prestazione con i fiocchi. Va in gol dopo pochi minuti, poi il Toro di Modica si dedica a coprire la fascia destra. Fa intravedere le potenzialità che potrà esprimere quando sarà in forma: fino al 2027 dovrà stringere i denti.

LAMPERTI 6,5. Il Presidente sfoggia una condizione fisica da fare invidia ad Adriano. Sfreccia sulla fascia sinistra con la velocità di una Prinz. Dopo qualche minuto si fa anche male a un inguine, a testimonianza della sua proverbiale tenuta muscolare. Nonostante questo, mette a segno tre gol uno piu' bello dell'altro, pensati e voluti come i rinvii sotto la traversa dello zio Bergomi.

LESSI 8. Il Falcao del Triveneto si merita l'onore della ribalta con una prestazione eccellente, considerando che giocava con un paio di scarpe di tela che manco la nazionale del Tonga. Segna in attacco, aiuta dietro, poi si mette a marcare il centravanti avversario con ammirevole dedizione, seguendolo come neppure Tiziano Ferro farebbe con una figa.

RIZZATO 7. Ottima prestazione fino a quando le forze non lo sorreggono, quindi fino al settimo-ottavo minuto. Da lì in poi fa sentire la sua voce guidando la squadra da dietro. Tiene in piedi la baracca finché può, poi quando vede che i due giocatori di fascia per tornare in difesa chiamano il taxi si arrende anche lui.

PIERONI 7,5. Il Michael Moore del cuneese si rende protagonista di una prestazione sopra le righe. Corre manco fosse la Gelmini davanti a un corteo di ricercatori e pressa in maniera asfissiante la difesa avversaria. Non merita l'8 solo per qualche piccolissima imprecisione sottoporta, degna del miglior Darko Pancev.


SANTELLI 6,5. Nonostante la tenuta da cestista sfodera una prestazione da calcettista consumato. Fa un po' di fatica a trovare la posizione in campo ma poi è tutta sostanza. Un paio di volte chiama il time-out, un'altra prova il terzo tempo. Quando capirà che si può calciare con i piedi per gli avversari saranno dolori.

Alvise Losi al ritorno a casa in bicicletta dopo la partita
LOSI 7. Il doping durante la lezione di inglese ha dato i suoi frutti. Corre come un ossesso avanti e indietro, disturba tutte le azioni avversarie e anche le proprie. A fine partita soffre di crampi e il venerdì non si vede a lezione. Si consiglia di mangiare un'altra bistecca.

ROSSI 8. Il Brasiliano si presenta con i rollerblade e per questo si rende protagonista di una prestazione anonima, se si eccettuano i 4 gol, 6 traverse, 18 tiri in porta e 57 dribbling. Fa valere peso ed esperienza in avanti, poi cede alle lusinghe di Lessi e si abbandona con piacere alla sua stretta marcatura.

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