mercoledì 17 giugno 2015

IL SABATO DELLA ZIZZANIA (matrimoniale)

Il Testimone della Zizzania

"Zizzania is a dish best served cold”

Pochi lo sanno, ma un giovane Tarantino fece una breve esperienza da stagista nella redazione di Pieno Titulo. Solo persone orribili come quelle conosciute a Sesto Marelli potevano permettergli di esplorare a fondo quei sentimenti puri di odio e vendetta a noi così cari e familiari. Solo lì poteva trovare l’ispirazione per scrivere Kill Bill. Certo, il Pres non è Uma Thurman, perché con la tuta gialla sembrerebbe un obeso con dei problemi nel vestirsi. Ma l’omaggio è evidente.

Pieno Titulo è rimasto in coma per tre anni e mezzo. Il regista americano ha voluto citare questa traumatica pausa con la sequenza del coma della Sposa. Ovviamente non è un caso che ci sia un matrimonio di mezzo nella realtà come nel film. La verità è che la zizzania ha covato nel silenzio per lunghi mesi, data per spacciata. I membri della redazione divisi e sparpagliati dai tragici e frivoli eventi della vita come convivenze, assunzioni, contratti di lavoro, partite aziendali di calcetto. Addirittura Umberto Eco l’altro giorno ha fatto scalpore dicendo “Senza quei deficienti di Pieno Titulo internet è un posto migliore”.

Ma poi è arrivata la chiamata del Cialtrone. E noi tutti l’abbiamo interpretata nell’unico modo possibile: ci sta sfidando. Vuole vedere se abbocchiamo a questa sua ennesima baracconata. Perché un anello al dito non cancella anni di cialtronate.

Resoconto del (presunto) matrimonio.

- La scelta del testimone già doveva far intuire il clima goliardico del tutto. Purtroppo il furgoncino di Scherzi a Parte è rimasto bloccato dal traffico allo svincolo di Fiorenzuola e la farsa è andata avanti per due giorni, con somma gioia della redazione.
- Tra gli invitati, colpo di scena, la sorella di Milani. Un bieco trucco, ideato dall'inviato più tozzo del pianeta, per distrarre tutti e potersi ingozzare al buffet senza dare nell’occhio.
- Maggiacomo è stato visto in stato confusionale dalle parti di Bettola dopo un digiuno di 56 ore, non avendo trovato cibi conformi al suo regime alimentare. Per il George Clooney di Itri un nuovo smacco, dopo la tizia che l’ha definito “quello coi capelli sale e pepe”.
- A proposito di capelli, Glenzer li ha ormai lasciati nel cassetto (forse definitivamente), insieme agli occhiali rosa da rave che avevano fatto innamorare tutte le novantenni di Verbania.
- A proposito di novantenni, la Ragusa ha invece portato il ventaglio, tocco di classe in una cerimonia contraddistinta da Frank con le scarpe che usa per andare in piscina, Pres vestito da addetto alle pompe funebri, il panama di Canetta in partenza per le Bahamas e gli improponibili copricapo delle signore tobagiste che speravano di copiare l’alta società di Ascot rivolgendosi ai cinesi sottopagati di Paolo Sarpi.
- Alcuni invitati sono stati sorpresi a lanciare pezzi di coniglio nei campi. Altri hanno rubato una bottiglia con un amaro alle erbe utilizzabile solo come olio per motore. Qualcuno si è imboscato con mezza torta di verdure, scene raccapriccianti che manco a Birchenau.
- Non si può non menzionare Milani che, intento a farsi un selfie con la lingua, ha sputtanato il navigatore satellitare, guidando dieci persone nell'ignoto delle campagne piacentine, tra stradine fangose e salite sterrate al 23% di pendenza. Quando ha realizzato che si stava perdendo il pranzo ha bloccato la fila di auto in mezzo agli Appennini prendendo in realtà pochi insulti rispetto al previsto.
- Il sindaco ha chiesto al testimone di salire su un gradino per le foto di rito. La sua famiglia si trova ora in una grotta del Supramonte, per punire lo sgarro. E non verranno mai più ritrovati.
- La Brianzoli continua a mietere consensi per il suo consorte, picciotto della zizzania subito a suo agio nel clima di insulti e cattiverie. Lei, capace di esportare l'esperienza di odio maturata negli anni anche in campi a noi lontani come la sanità lombarda, si conferma regina di eleganza soffiandosi il moccio all'alba per mezzora. L'ha fatto in bagno, consapevole che ci avrebbe svegliati tutti ma allo stesso tempo costruendosi un alibi di educazione inattaccabile.
- Scimitarra Lessi è arrivato dopo aver accompagnato le nonne a vedere la Sindone. Il giorno seguente tutti i giornali hanno titolato sull'incredibile storia di una persona posseduta dal demonio che parlava in lingue sconosciute davanti alla reliquia. Era lui, in trevigiano stretto, posseduto dal vino rosso.
- Il discorso agli sposi di Frank è stato il momento più toccante del weekend. Parecchie donne presenti, dai 6 ai 117 anni, sono rimaste affascinate dalla cultura e dalla parlantina di questo genio incompreso, incomparabile artista della minchiata. Tra gli altri, molto colpito il padre della sposa, che ha accarezzato l'idea di strangolare a mani nude il simpatico omino con gli occhiali e seppellirne i resti accanto alla tomba di Gramsci.
- Al discorso non era presente l'avvocato Canetta, che come sempre ha fatto la scelta migliore di tutte: andare a farsi una sana pennica per evitare gli sproloqui del Riccardella.
- Il faccendiere Fiore, dopo aver finito le madonne per aver sputtanato la patina dell'auto nuova nelle stradine impervie scelte da Milani, si è fissato un solo obiettivo per il weekend. Attaccare rissa con chiunque. Un parente dello sposo ha rischiato di raggiungere il Creatore per aver osato toccare il gomito alla Baratta durante una tirata partita di Twister. I Bonnie & Clyde del giornalismo italiano avevano come grande attenuante l'aver ospitato la Ragusa, lenta e lamentosa come il miglior Busquets.
- Caccamo è sopravvissuto agli scafisti e ai Cie, è fuggito dalle guerre, dai genocidi, da Boko Haram. Ma non sfuggirà dai capelli bianchi.

Ora basta.
Ora è tempo che la zizzania torni a fermentare nell'ombra.
Tanto questo matrimonio sarà invalidato, perché negli atti ufficiali ho firmato Pietro Paolo Virdis. E ho pure messo la faccina che sorride accanto alla firma del sindaco.

PPP

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