mercoledì 31 agosto 2011

venerdì 19 agosto 2011

I ROMPICOGLIONI, 19 agosto 2011

Sabrina Began
Un editoriale del Corriere della Sera propone una "cura dimagrante per lo Stato". Immediata la reazione di Giuliano Ferrara: "A me non mi contate".

Manovra-bis, spunta un nuovo scudo. Tremonti ha deciso di chiedere alla Marvel il prestito di quello di Capitan America.

Arriva il caldo torrido africano. Bossi si infuria: "Il clima è un immigrato clandestino". Via alle solite raccomandazioni: non uscire di casa se non strettamente necessario, bere molto, mangiare frutta, areare la stanza soprattutto se si sta leggendo il libro di Scillipoti.

Abercrombie paga un attore per non indossare i suoi capi. Marrazzo paga Abercrombie per indossare l'attore.

Sabrina Began tra Bocchino e Berlusconi: "Per risparmiare tempo volevo unire le due cose. Prima ho provato a fare un Berlusconi a Bocchino, poi mi sono concentrata sulla seconda opzione".

Lorenzo Lamperti

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L'ASZLO NELLA MANICA, Flash

Le flash curate dallo stagista Laszlo Bracaloni.  Laszlo si è meritato lo stage estivo a seguito della vittoria del Premio giornalistico Alessandro Oliva.

Economia. Tremonti rilancia l'idea dello scudo fiscale. Ma poi, di che sostanza è sto scudo? Io li ho usati di scudi ma con la plastica mica con gli scontrini della spesa.


Economia. Contestazioni per l'ipotesi di un aumento dell'Iva. In effetti pure a me la Zanicchi mica mi piace tanto. Lasciorei Ok il prezzo è giusto della stessa durata che c'ha mo'.

Economia. Continuano le polemiche sulla manovra. E mamma mia ma che manovra ha fatto sto Tremonti? Toglietegli sti punti dalla patente e fatela finita.

Economia. Liberalizzazioni... eh ma che palle ma nun se parla mai di figa qua? Io mi avevo richiesto di fare lo stage perché avevo trovato per terra un giornale di qualche mese fa, quando si parlava di Ruby e della Minetti. Quello è giornalismo, mica 'sta robba qua. Minchia.

Milano. Il Pdl apre sulle privatizzazioni: "Ma il Comune freni sulle tasse". Prima cosa: ma su cosa si affaccia la porta del Pdl? C'è uno apre la finestra e si trova una privatizzazione? Che spavento! Va buò, seconda cosa, se il Comune frena sulle tasse le schiaccia, non è che poi si rompono?

Esteri. Un filo lega Ai Weiwei e Sacharov. Ma se uno è cinese e l'altro russo, ed è pure morto, quanto minchia è lungo 'sto filo? E poi non è un po' scomodo? Va beh, contenti loro...

Laszlo Bracaloni


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mercoledì 17 agosto 2011

IL ROMPICOGLIONE, La statura di Brunetta

Dopo il pesante insulto di Bossi, ecco che qualcuno prende le difese del ministro Brunetta: "Non è vero che è di merda, è fatto di carne come noi altri sette", ha dichiarato Eolo.

mercoledì 10 agosto 2011

A PIENO CINEMA, Makilè Zibibbu parte II

La trilogia della sfiga

L'aiuto regista di Zibibbu consulta
la sceneggiatura de La carie
Molto più di uno zibibbu sarebbe necessario per riuscire ad assistere integralmente alla trilogia cinematografica dell'omonimo Makilè. Dopo Il Piccione ammalato, Zibibbu si è lanciato nella titanica impresa della serie di tre film dedicati al Destino Avverso, ribattezzata dai guru del villaggio zimbesiano in cui Makilè risiede, "la Trilogia della Sfiga".
Un'opera impegnativa, ma intensa: tre opere per un totale di 598 minuti di visione. Un formato che in questa Repubblica centrafricana è considerato un medio/cortometraggio. Cosa che ha fatto sempre soffrire Zibibbu, che aspirava a diventare uno dei migliori artisti della zona, che vengono giudicati solitamente in base alla lunghezza delle loro opere. Il più famoso critico cinematografico zimbesiano, Miòpe Murandu, nel suo celebre dizionario del cinema (composto da più di 16 titoli, cioè 17) assegna una stella per ogni 100 minuti di durata filmica. Murandu è il capostipite, e per ora l'unico sostenitore, della poetica dello stillicidio, secondo la quale l'uomo deve nascere, crescere e morire da spettatore, possibilmente di un unico film in cui l'ultimo pianosequenza corrisponde, pasolinianamente, al decesso del fruitore. Il film più celebrato da Murandu è Il bradipo di Sokilè Marsalah, che racconta le fasi di corteggiamento di un bradipo a una bradipa che si trova a due alberi di distanza. Un'opera lunga nove settimane e mezzo in cui fa un cammeo Mickey Rourke nel ruolo del fratello del bradipo.
Zibibbu ha sempre sofferto la preferenza dei critici per Marsalah e ha provato a rispondere a Il bradipo con questa trilogia: Sfigebe si è fermato a Ebola, La carie e L'ufficio postale. Dopo il successo del personaggio di Sfigebe ne Il piccione ammalato, Zibibbu ha ceduto alle richieste dei fan (sua madre) di raccontare nuove gesta del cacciatore dal cuore tenero. In Sfigebe si è fermato a Ebola affronta il tema dell'untore, rifacendosi con ammirabile coraggio a Manzoni e alla Divina Provvidenza, mischiato alla nuvola fantozziana. Il risultato è che per Zibibbu Dio è una nuvola carica di mistero e di acqua acida. Il percorso esistenziale di Sfigebe continua nel successivo La carie, un mockumentary nel quale il protagonista tenta di salvare l'unico dente rimasto a Ugah Tartàr, lo stregone del villaggio, famoso per curare il mal di denti con porzioni familiari di miele. La Meschina Contingenza farà sì che la notte decisiva Ugah Tartàr perda il suo unico dente nutrendosi inconsapevolmente del piccione ammalato aiutato da Sfigebe nel primo film di Zibibbu. L'ufficio postale è invece il commovente resoconto dell'odissea di Sfigebe, che attende un piccione viaggiatore all'ufficio postale più vicino al suo villaggio, ovvero a 495 km di distanza. Ogni giorno Sfigebe in groppa a un cammello compie la traversata per arrivare prima dell'orario di chiusura. Ma è ignaro che l'ufficio postale resta aperto al pubblico solamente dalle 14,10 alle 14,15 di ogni mercoledì dispari del mese. I problemi per Sfigebe saranno interminabili, fino a quando non avrà la brillante idea di fermarsi a dormire nell'albergo di fianco all'ufficio postale, che fa il check-in dalle 7,10 alle 7,12 di ogni plenilunio dove grandini. Si dice che l'ultima volta che l'albergo abbia ricevuto un ospite fosse nel periodo dell'invenzione della ruota, ai tempi del primo governo Andreotti. Alcune sequenze de L'ufficio postale sono state girate da Esmeralda, la scimmia aiutoregista di Zibibbu, che ha questo nome in onore al film Vita smeralda con Jerry Calà, di cui Zibibbu è un grande estimatore. Queste sequenze sono riconoscibili per la pulizia delle inquadrature rispetto allo stile più nervoso di Zibibbu, e per le urla di sottofondo che il fonico Cerum N'Ktulu ha scordato di togliere dalla traccia audio e che conferisce, ancora una volta, un effetto bestiale da cinéma verité tanto caratteristico delle opere zibibbuiane. Si racconta che anche l'aspro critico Murandu, che si presenta alle proiezioni sempre dotato di cronometro e di pappagallo, abbia pianto in sala durante i tre mesi di proiezione. Forse anche perché il giorno dopo doveva spedire una raccomandata.

martedì 9 agosto 2011

lunedì 1 agosto 2011

VIDEO: Festival del teatro di Avignone

Frank Riccardi, invitato al Festival del teatro di Avignone, si esibisce con il ghirillo: prima suona con il Presidente il main theme di Altrimenti ci arrabbiamo, litigando anche con il pubblico. Poi, sempre in Place de l'Horloge, interpreta con passione Rhapdosy in Blue di Gershwin.





FOTO: Reportage dal festival del teatro di Avignone

Il Presidente intervista Frank Riccardi per il "Mo' t'explique" sulla giostra di Place de l'Horloge davanti a una folla di curiosi

Ah, les italiens

Caccamo esce dalla stanza dell'hotel nell'unico modo per lui possibile: dalla finestra

FOTO: Sudoku igienico

Sicilia, "Italia". Il Passante omaggiato di una carta igienica con Sudoku reperita ad Avignone. (Foto Daoud)

GIANNI DRUDI: Te te te

E' arrivato il nuovo video del grande Gianni Drudi, il nume tutelare della redazione di A Pieno Titulo.