giovedì 29 marzo 2012

PREMIO GIORNALISTICO ALESSANDRO OLIVA, Edizione 2012

Si comunica in via ufficiale la pubblicazione del bando per il secondo concorso giornalistico Alessandro Oliva.
Il fortunato vincitore si aggiudicherà una cena pagata all'illustre trattoria "Ca' Ad Pan Cot" sita in Cesena, provincia di Forlì Cesena, regione Emilia Romagna. Più Romagna che Emilia. E comunque certamente non Emiglia. 
Si rende noto il bando del concorso che, ricordiamo ai più distratti, lo scorso anno si aggiudicò il grande giornalista italoungherese Laszlo Bracaloni, che ebbe la fortuna di svolgere uno stage estivo presso la redazione di Pieno Titulo.
Il premio ormai ha superato come importanza il Pulitzer (d'altra parte anche Pulitzer aveva origini ungheresi), e comunque di sicuro il premio Pierpaolo Cattozzi di Bagnacavallo. 
Il concorso è intitolato al celebre reporter, tuttora in attività, Alessandro Oliva, diventato celebre con la sua scottante inchiesta: "Scoregge in campo, una protesta esistenzialista all'arbitraggio di Braschi", pubblicato su tutti i più importanti mezzi di informazione di Gambettola.


BANDO DI CONCORSO PREMIO GIORNALISTICO ALESSANDRO OLIVA II EDIZIONE 
In ottemperanza alle leggi dispotiche del Passante, che fa ciò che vuole quando vuole per diritto divino, la redazione di Pieno Titulo ha deciso di istituire per il secondo anno consecutivo una borsa di studio in Scienze Giornalistiche applicate all'Enogastronomia Romagnola Coatta intitolata ad Alessandro Oliva, ovvero il Passante stesso.
Il premio consisterà in una leggerissima cena presso l'agriturismo Ca' Ad Pancot con il seguente menù:  megatagliere di salumi, maxitagliere di formaggi, ipertagliere di agrumi, triplete di primi, poker di secondi, 15 portate di dolci e 18 tonnellate di Sangiovese. In alternativa, una piadina al salame. Per i vegetariani disponibile una piadina al salame. Per chi è imbarazzato allo stomaco sarà messa a disposizione la tenuta bovina   di Tony El Cuntadein dove si potrà tranquillamente assaporare una piadina al salame.
Si accede al concorso per esame. La prova consisterà nella redazione di un articolo di 60 righe di 60 battute ciascuna su un argomento scelto da una commissione ad hoc e ad personam formata dallo stesso Passante, da Livio Ottavio Turlà, Eleonora Brianzoli, il Presidente. In ottemperanza alle disposizioni della pubblica sicurezza, il presidente della commissione per l'edizione 2012 sarà un negro: Giorgio Caccamo.
Per questa seconda edizione, il tema dell'articolo scelto è: 'Tra camminata e deambulazione. Per un profilo postsincretico dello spostamento strutturalista e metagenerazionale della poetica Sudpontina'. Per il secondo anno abbiamo scelto anche un secondo tema: "Il giornalismo". Gli elaborati dovranno pervenire entro e non oltre la mezzanotte di domenica 28 aprile 2012. In caso di ex-aequo, la commissione sceglierà il vincitore in base alla lunghezza del membro. Nel caso l'ex-aequo sia tra un uomo e una donna si procederà alla misurazione del girovita. Nel caso in cui l'ex-aequo sia tra Frank Riccardi e una donna, si mantiene il precedente criterio di scelta. Nel caso in cui l'ex-aequo sia tra un italiano e un immigrato, vince d'ufficio l'italiano, a meno che non si tratti di un salentino. Nel caso in cui l'ex-aequo sia tra un salentino e un sudpontino, vince il girovita. Nel caso in cui l'ex-aequo sia tra una donna e Silvia Ragusa, vincerà Frank Riccardi. Nel caso l'ex-aequo sia tra Giorgio Caccamo e una donna si procederà al sorteggio utilizzando una mutanda di Gabriele Pieroni (usata).
Il vincitore riceverà comunicazione del superamento del concorso via mail. Gli elaborati potranno essere inviati solo ed esclusivamente via mail all'indirizzo: patrizio.oliva@yahoo.it. Nel caso i partecipanti non abbiano la possibilità di connettersi a Internet, possono lasciare il tutto al Ristorante Pizzeria Bubu lo Stronzo.

giovedì 22 marzo 2012

Buongiorno Padania (e Repubblicana)

Che fine ha fatto la Tanzania? Presto un'inchiesta esclusiva su A Pieno Titulo. 

Ma prima, visto che si avvicinano le elezioni amministrative, tra Tosi e dispettosi, il Buongiorno di oggi è offerto da Eugenio Scalfari. A una settimana dalle elezioni del 5 aprile 1992, praticamente vent'anni fa, il fondatore di Repubblica scriveva:


"Oggi é un Referendum. L'Italia alle urne decide il destino del Quadripartito...Il voto di oggi serve a questo: a mandare in minoranza una maggioranza che amministra l'Italia ormai come casa propria. Gli spezzoni di questa maggioranza potranno ancora essere utili alla democrazia italiana se il sistema che hanno costruito sarà smantellato. Questo è l'obiettivo di oggi: smantellare la partitocrazia al potere per liberare forze ed energie fresche e pulite".

 La Lega non è citata, ma il riferimento sembra abbastanza esplicito. Insomma, nel '92 Repubblica pare consigliare ai suoi lettori di votare per la Lega. Come l'Economist d'altronde.

Ripensamenti?

venerdì 16 marzo 2012

giovedì 1 marzo 2012

Buongiorno Padania (e Marziana)

Perché i veneti non vogliono dare i loro soldi alla Tesoreria centrale?
Lo scrive Franco Rocchetta, in un'antologia di scritti scelta da un nostro collaboratore segreto.
Franco Rocchetta, fondatore della Liga Veneta,
fonte foto: tribunatreviso.geolocal.it
Fissiamo convenzionalmente al 1500 a.C. l’arrivo più consistente dei Veneti in questa terra (o, meglio, un continuum di rocce e boschi ed acque) che da essi prenderà il nome “Veneto”. È la data approssimativa della comparsa, qui, della pratica centro europea dell’incinerazione; ed é la data che indica, qui, il passaggio piuttosto brusco dall’età del Primo Bronzo all’età del Bronzo Medio. Successivamente a tale passaggio, nessun elemento ci indicherà più alcun sostanziale mutamento nel quadro culturale del Veneto (...) 
Abbiamo sorvolato nei capitoli precedenti le terre anfibie dove il popolo pacifico dei Veneti e delle Venete viveva, nel secondo millennio avanti Cristo, in armonia con i castori, con le lontre, le intelligenti signore delle foreste alpine e delle lagune, e con i delfini.
La risposta, allora, è semplice: i veneti non sganciano i soldi a Roma perché voglio starsene in pace, tutelare le intelligenti signore delle foreste alpine e delle lagune. E proteggere gli estinti: i delfini.